Cari esploratori ed esploratrici del mistero, siamo giunti a una nuova tappa del nostro viaggio, che ci permetterà di esplorare un’altra dimensione affascinante: quella dei sensitivi!
I POTERI DEI SENSITIVI
Sensitivi e sensitive sono quelle persone che dichiarano di avere percezioni extrasensoriali, cioè percezioni che non arrivano dai cinque sensi, ma da qualcosa di diverso.
Che sia un “sesto senso”, o magari un “terzo occhio”, oppure la mente, non è sempre chiaro e non è uguale per tutti.
Sì, perché le percezioni extrasensoriali possono variare da sensitivo a sensitivo, e ciascuno può avere la sua specialità.
Per cominciare, c’è la chiaroveggenza, cioè la capacità di vedere ciò che si trova in altri luoghi, molto lontani, oppure nascosti, inaccessibili.
Ci sono poi le precognizioni, ovvero percezioni di qualcosa che accadrà in futuro, e le retrocognizioni, che riguardano invece fatti del passato, ignoti fino a quel momento.
Non può mancare ovviamente la telepatia, ossia la capacità di comunicare con il pensiero, o comunque senza usare parole, né altri mezzi convenzionali.
Ma la lista dei poteri che i sensitivi si attribuiscono comprende anche abilità più… bizzarre.
Pensiamo ad esempio ai rabdomanti o radioestesisti, cioè le persone che usano bastoncini a forma di “Y” per cercare fonti d’acqua, giacimenti di metalli preziosi, o magari tesori sepolti.
Che dire invece della capacità di comunicare con entità incorporee?
Secondo le affermazioni di sensitivi diversi, queste entità immateriali possono essere angeli, oppure alieni, e, sì, anche gli spiriti dei defunti.
Come avrete capito, è il momento di fare un passo indietro, per riprendere ciò che abbiamo detto sui medium e scoprire che cosa c’entra con il mondo dei sensitivi.
SENSITIVI E MEDIUM
Come avevamo già osservato all’inizio del nostro viaggio, la figura del medium e quella del sensitivo in parte si sovrappongono.
Del resto, un’espressione più glamour per indicare i sensitivi è proprio “medium psichici”.
Ma allora che differenza c’è tra medium e sensitivi?
Diciamo che tutti i medium sono sensitivi, ma non tutti i sensitivi sono medium.
Ad esempio, un certo sensitivo potrebbe avere visioni dal futuro, e quindi potrebbe dirci qualcosa sui nostri pronipoti, ma quella stessa persona potrebbe non avere facoltà medianiche, e perciò non avrebbe la possibilità di chiacchierare con i nostri antenati.
Per esplorare il caso opposto, cioè quello dei sensitivi che sono anche medium, possiamo fare riferimento a una serie tv di qualche anno fa, intitolata proprio “Medium”.
Nella serie, l’attrice Patricia Arquette interpreta Allison Dubois, una donna che, grazie alle sue percezioni extrasensoriali, collabora con la polizia locale per trovare assassini e criminali.
In alcune puntate, la protagonista risolve casi grazie a visioni dei delitti, quindi attraverso chiaroveggenza o retrocognizioni.
Altre volte, invece, la donna comunica direttamente con vittime di omicidi, secondo l’abilità specifica dei medium.
La serie ci mostra quindi i poteri di una medium psichica in azione, ma è interessante anche per un altro motivo.
Il personaggio di Allison Dubois è ispirato alla vera Allison DuBois, una donna americana che si dichiara sensitiva.
DuBois ha pubblicato diversi libri sulle sue capacità, e, soprattutto, ha collaborato con le forze dell’ordine per tentare di risolvere crimini efferati, proprio come il suo alter ego televisivo.
Non si tratta di un caso isolato: è capitato più volte che sensitive e sensitivi fossero assoldati come consulenti dalla polizia o da altre autorità.
Ma l’intervento dei medium psichici può davvero aiutare in queste situazioni? E, più in generale, possiamo fidarci dei poteri dei sensitivi?
JAMES RANDI E IL PREMIO DA UN MILIONE DI DOLLARI
Vi ricordate la crociata di Harry Houdini contro i medium?
Ecco, quell’eredità è stata raccolta in tempi più recenti da un altro mago e illusionista: lo straordinario James Randi!
Proprio come Houdini, anche Randi ha dedicato una parte importante delle sue attività a dimostrare pubblicamente che certi fenomeni paranormali sono in realtà prodotti applicando tecniche dell’illusionismo.
Sull’argomento, l’autore ha scritto diversi libri e talvolta ha persino smascherato in diretta tv le truffe di presunti sensitivi.
Nel 1996, poi, Randi ha dato vita a una fondazione che porta il suo nome, per sovvenzionare le indagini scientifiche sulle affermazioni riguardanti il paranormale.
La fondazione ha lanciato la One Million Dollar Paranormal Challenge, una sfida che metteva in palio un milione di dollari per chiunque fosse stato capace di mostrare abilità paranormali, in condizioni controllate, secondo criteri scientifici concordati.
Tra i sensitivi che sono stati invitati a partecipare alla sfida c’è anche Allison DuBois, ma, secondo le affermazioni di Randi, la donna non ha accettato.
In effetti, il ricchissimo premio è rimasto sul piatto per diverso tempo, senza che nessuno riuscisse ad aggiudicarselo.
Che significa? Dobbiamo concludere che i sensitivi, in realtà, non fanno altro che trucchi e performance?
DAI SENSITIVI AI MENTALISTI
Per i più scettici, il fatto che le capacità dei sensitivi possano essere spiegate con trucchi da illusionisti è una prova sufficiente per concludere che i poteri extrasensoriali non esistono.
Altri, invece, hanno una posizione meno netta: anche se certe abilità dei sensitivi possono essere riprodotte usando trucchi, non significa che tutti i sensitivi ricorrano effettivamente a quei trucchi.
Per chi la pensa così, rimane la possibilità che i poteri extrasensoriali esistano davvero.
Personalmente, guardo la faccenda da un altro punto di vista: che siano reali o meno, le capacità dei sensitivi restano una fonte di stupore, meraviglia e tante emozioni!
Non a caso, molti mentalisti come me portano in scena performance che si ispirano proprio a telepatia, chiaroveggenza o altri poteri simili.
In un certo senso, quindi, il mentalismo ha molto a che fare con il mondo di sensitivi e medium, che a propria volta può essere connesso alla dimensione degli oracoli.
Ma allora, per concludere il nostro viaggio, dobbiamo percorrere un ultimo tratto di strada: nella prossima tappa ci occuperemo delle origini del mentalismo!