Hai già sentito parlare di Mindfulness?

Negli ultimi anni, questa pratica è diventata molto popolare, e anche su questo blog abbiamo già toccato l’argomento, nell’articolo che presenta tecniche per allenare la concentrazione e ridurre lo stress.

Dal mio punto di vista, il tema è molto interessante per almeno due motivi. Innanzitutto la Mindfulness può aiutare tante persone a coltivare il proprio benessere (io stesso la pratico).

Inoltre, studiare la Mindfulness permette di capire meglio certi meccanismi della nostra mente, per riuscire a gestirli e indirizzarli con consapevolezza.

Provo a spiegare tutto in questo articolo: buona lettura!

Che cos'è la Mindfulness

Che cos’è la Mindfulness

La parola “Mindfulness” si può tradurre in italiano con “consapevolezza”, ma per capire esattamente di che cosa si tratta bisogna approfondire un po’ il significato del termine.

Nella Mindfulness, la consapevolezza è intenzionale, cioè è cercata, ed è focalizzata sul tempo presente, sul qui e ora.

Praticare la Mindfulness significa in sostanza mantenere l’attenzione su sensazioni, emozioni e pensieri che si presentano sul momento, con atteggiamento aperto e non giudicante.

Il concetto è molto antico, ed è stato sviluppato nel corso dei secoli soprattutto nelle tradizioni orientali del buddhismo.

Già alla fine degli anni Settanta, poi, la Mindfulness è stata portata nell’ambito della medicina occidentale, grazie alle ricerche del biologo e docente statunitense Jon Kabat-Zinn.

Questo professore ha messo a punto il protocollo Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR), una pratica clinica per ridurre lo stress che si applica ancora oggi.

Inoltre, con ulteriori ricerche, la tecnica originaria si è ramificata nei Mindfulness Based Interventions (MBIs), cioè programmi specifici che si impiegano per curare disturbi e malattie diverse.

Anche al di fuori del contesto medico, oggi, la pratica è molto seguita da tante persone in ogni parte del mondo, come via per trovare e mantenere la serenità.

Ma perché concentrare l’attenzione sul qui e ora può aiutare il nostro benessere? Per capirlo bisogna fare un passo indietro e riflettere su alcuni meccanismi della nostra mente.

Perché la Mindfulness può aiutare il benessere

Molto spesso, quando ci dedichiamo ad attività semplici e quotidiane, la nostra mente inserisce una specie di pilota automatico, e non si concentra più su quel che stiamo facendo e sentendo in quel momento, ma comincia a vagare.

Ad esempio, mentre guidiamo l’auto, a un certo punto ci ritroviamo a pensare alle parole di una canzone trasmessa dalla radio, oppure, mentre pranziamo, ci accorgiamo di esserci fissati sullo schermo dello smartphone, totalmente assorbiti dai contenuti di un social.

Situazioni come queste, di per sé, non sono particolarmente problematiche, ma in certi casi la tendenza del nostro cervello a ignorare il presente “sconfina”, e può avere degli effetti negativi.

Così, può succedere che la nostra mente vada altrove anche quando stiamo svolgendo attività complesse e importanti, causandoci problemi di concentrazione e facendoci sentire frustrati.

Oppure può capitarci di vivere una bella esperienza senza godercela per nulla, proprio perché pensiamo ad altro tutto il tempo, perdendoci sensazioni ed emozioni positive.

Alla lunga, poi, i meccanismi che allontanano la mente dal qui e ora possono generare ansia, stress e altri malesseri simili.

Accade quando ci facciamo travolgere dalle proiezioni di ciò che può accadere nel futuro, o quando ci lasciamo abbattere da rimpianti e rimorsi per fatti del passato.

Ecco perché essere in grado di mantenere l’attenzione nel qui e ora è importante, e per la stessa ragione la Mindfulness può essere di grande aiuto.

Praticare la Mindfulness

Quali benefici porta la Mindfulness

La Mindfulness agisce su tanti piani diversi. Innanzitutto, imparare a mantenere l’attenzione su ciò che stiamo facendo significa potenziare la nostra capacità di concentrazione.

Un’abilità simile ci rende più veloci e più efficaci nel lavoro, e una maggiore produttività può farci sentire più soddisfatti di noi stessi e più realizzati.

Inoltre, aumentare la consapevolezza del qui e ora vuol dire mantenere il contatto con le nostre emozioni, riconoscendole e vivendole in modo equilibrato.

Questo è il principio del benessere emotivo: non reprimere o ignorare ciò che proviamo, ma neppure lasciare che uno stato d’animo prenda il sopravvento e ci travolga.

La Mindfulness, poi, secondo il protocollo sviluppato da Jon Kabat-Zinn fin dagli anni Settanta, è utilissima per ridurre lo stress e l’ansia.

Quasi sempre questi disagi derivano da preoccupazioni per il futuro o rimpianti per il passato; ma nessuno può cambiare il passato, né controllare il futuro, e perciò si scatena una cascata di pensieri ed emozioni negative.

Allora, saper riportare l’attenzione sul presente senza giudicare può essere la via più diretta per ritrovare la serenità.

I benefici della Mindfulness, infine, riguardano anche il corpo. Così, alcuni studi clinici sostengono che la pratica possa migliorare il sonno, rafforzare il sistema immunitario e aiutare a gestire il dolore provocato da certe malattie.

Come abbiamo visto, quindi, la Mindfulness agisce su tanti livelli, e perciò praticarla permette di coltivare contemporaneamente il benessere mentale, emotivo e anche fisico.

Come si pratica la Mindfulness

Parlando in generale, si può dire che la pratica della Mindfulness consiste in forme di meditazione, o esercizi mentali che coinvolgono anche la dimensione del corpo.

Ma ci sono due modi per praticare, uno più sistematico e uno più informale.

La pratica informale non richiede di seguire regole specifiche. Semplicemente, quando sentiamo la nostra mente allontanarsi dal presente, possiamo riportare l’attenzione sul qui e ora, gentilmente e senza giudicare.

In particolare, possiamo praticare in tutte quelle situazioni in cui il nostro cervello è abituato ad attivare il pilota automatico.

Ad esempio, quando mangiamo, possiamo allontanare tutte le distrazioni per concentrarci sul sapore del cibo, sulla sua consistenza e su ogni sensazione che ci regala il pasto.

Per praticare la Minfulness in modo sistematico, invece, dobbiamo ritagliarci ogni giorno un minimo di tempo da dedicare a esercizi specifici.

Non si tratta di esercizi troppo complessi, ma bisogna programmarli e ripeterli con un po’ di costanza per trarne benefici prolungati.

In particolare, l’esercizio che sta alla base di ogni pratica è quello del respiro, di cui ho già parlato in un precedente articolo di questo blog.

Per il resto, ci sono diverse tecniche che si possono provare e ripetere, giorno dopo giorno, per coltivare benessere e serenità.

Per chi vuole seguire questa via, consiglio un libro: Metodo Mindfulness. 56 giorni alla felicità di Mark Williams e Danny Penman, un bestseller tradotto in più di 20 lingue.

Il testo è organizzato come un manuale e propone diversi esercizi, da praticare nell’arco di due mesi circa: un tempo davvero ridotto, che vale la pena investire per arrivare alla felicità!

Buona Mindfulness a tutte e tutti!